L’intervento di riqualificazione verte principalmente sui due siti archeologici vincolati presenti nell’area di Pianello: il sito di età romana e altomedievale presso il Cimitero di Pianello V.T e l’area archeologica a lunghissima continuità di vita della Piana di San Martino. Entrambi questi siti si configurano come spazi da valorizzare completamente, al fine di permettere al visitatore una comprensione e contestualizzazione delle emergenze e dei fenomeni storico-archeologici che le hanno originate. La valorizzazione si può attuare a livello strutturale, grazie alla realizzazione di aree specificatamente dedicate per favorire la più ampia comprensione delle dinamiche storico-archeologiche, e a livello progettuale, proponendo iniziative di promozione. Tale promozione può attuarsi in collaborazione con le Università. È fondamentale che le iniziative culturali vengano proposte in un’ottica educativa e formativa. Per questo il coinvolgimento non solo dell’Università, ma anche delle scuole, appare essenziale. Le scuole coinvolte sarebbero naturalmente quelle del comune di Pianello, ma sarebbe auspicabile coinvolgere anche le scuole dei vicini comuni, così da creare una rete. I Siti archeologici di Pianello si possono valorizzare rendendoli fruibili all’interno di percorsi tematici specifici, sia concepiti all’interno delle singole entità, sia creando una rete di percorsi, rendendoli strettamente interconnessi.

Tra gli strumenti utili a rendere i percorsi il più possibile inclusivi, accessibili e formativi, si suggerisce l’utilizzo di ausili per portatori di handicap e fasce più deboli, guide multimediali, percorsi a tappe, segnaletica interattiva, realtà aumentata e realtà virtuale. Gli itinerari si potranno percorrere sia in autonomia, grazie alla collocazione di pannelli illustrativi, sia seguendo visite guidate. La parte digitale dell’azione mira a mostrare, grazie alla realtà aumentata, ciò che gli scavi archeologici hanno identificato come gli ambienti che una volta giacevano in questi luoghi. Saranno necessarie ulteriori attività di ricerca archeologica e modellazione 3D per poter costruire i modelli tridimensionali degli edifici antichi. Questi modelli verranno poi mostrati, unitamente a materiale di approfondimento, tramite app per smartphone/tablet ai visitatori per garantire loro una ancor più semplice comprensione di ciò che è adesso invisibile.
Intervento in correlazione con 2.2, 3.1, 3.4